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Pavarotti, la lirica si fece pop e rock

Nel 90° dalla nascita, alcune collaborazioni del Maestro con artisti come Bono e Spice Girls
Pavarotti, la lirica si fece pop e rock

Quando Luciano Pavarotti saliva sul palco, la distanza fra teatro e stadio, fra opera e canzone, fra tenore e pop star si riduceva fino a scomparire. Con lui, la lirica usciva dai teatri per incontrare il grande pubblico, la voce diventava strumento di unione, la tecnica si metteva al servizio dell’emozione. Negli anni Novanta, con i concerti “Pavarotti & Friends”, riuscì a riunire sullo stesso palco i simboli del rock, del pop e il belcanto, trasformando l’opera in un evento collettivo, accessibile e universale. Nel novantesimo anniversario della sua nascita, ripercorriamo le collaborazioni rock e pop di Luciano Pavarotti, il tenore che più di ogni altro riuscì ad abbattere i confini tra mondi musicali diversi.

Figlio di un fornaio e di una passione domestica per la musica, Pavarotti nacque a Modena il 12 ottobre 1935. Il padre cantava in una piccola corale cittadina e gli trasmise il gusto del suono e della melodia. Prima di scegliere la voce come mestiere, Luciano studiò per diventare insegnante di educazione fisica, lavorò a scuola e vendette polizze assicurative porta a porta. Ma la disciplina del canto, sotto la guida di Arrigo Pola e poi di Ettore Campogalliani, si impose come destino. Nel 1961 vinse il Concorso Achille Peri di Reggio Emilia e debuttò come Rodolfo ne "La bohème", ruolo che sarebbe rimasto la sua firma per tutta la carriera. Da lì, l’ascesa fu continua: la Scala di Milano, il Covent Garden, il Metropolitan di New York, l’Arena di Verona. I loggioni si arresero, le platee lo consacrarono. La voce più riconoscibile del mondo attraversò Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini. Ma la tradizione riuscì anche a farsi presente e così, negli anni Novanta, Pavarotti decise di aprire la lirica al dialogo con la musica pop, compiendo un gesto di rottura e di generosità.

Insieme alla moglie Nicoletta Mantovani, il tenore si inventò “Pavarotti & Friends”, che prese il via a Modena nel 1992 come un esperimento benefico, diventando presto un rito annuale che mescolava repertori, culture e mondi.
Sul palco, accanto a Pavarotti, sono passati quasi tutti: Sting, Bono Vox, Stevie Wonder, Zucchero, Lucio Dalla, Eric Clapton, Mariah Carey, le Spice Girls, Brian May, Ligabue, Joe Cocker, Barry White, Giorgia, Bocelli. Persino Michael Jackson, nel 1999, registrò a distanza la sua partecipazione per un’edizione dedicata al Kosovo. Solo Vasco Rossi sembra essere l'unico ad aver sempre detto "no" a Luciano, spiegando nel 2018 che "la beneficenza è una di quelle cose che fai aprendo il portafoglio e magari stai anche zitto, sennò non si capisce dove finisce il vantaggio per chi la fa e dove comincia la beneficenza. Per questo al povero Pavarotti ho sempre detto di no". In linea generale, per gli artisti era impossibile declinare l’invito del tenore, perché duettare con lui significava superare ogni frontiera di genere così che il canto, nella sua essenza, diventasse strumento di solidarietà. Ogni edizione, oltre a venire pubblicata come album compilation e DVD, aveva uno scopo benefico preciso: i fondi raccolti servirono per aiutare i bambini vittime della guerra in Bosnia, per combattere l’anemia mediterranea, per sostenere gli orfani di guerra in Liberia e Kosovo, per i rifugiati in Guatemala, Cambogia, Tibet, Afghanistan, Angola e Iraq.

In occasione della prima edizione del 1992, Zucchero e Pavarotti presentarono insieme dal vivo la loro collaborazione sul brano “Miserere”, pubblicato sia in italiano che in inglese con testo scritto da Bono. Proprio insieme al frontman degli U2, il tenore e il bluesman avrebbero eseguito la canzone nella performance della decima e ultima edizione dell’iniziativa nel 2003.

Da “Pavarotti & Friends” del 1992 sono note anche le esibizioni di Lucio Dalla in duetto con Luciano su “Caruso”, e quella di Sting con cui Pavarotti ha interpretato “Panis Angelicus”. Famoso è il momento in cui si sono tutti ritrovati sul palco alla fine per l'esecuzione del Maestro di "La donna è mobile" dal terzo atto di "Rigoletto".

Tra gli artisti italiani invitati a esibirsi sul palco del festival del tenore per duettare con lui ci furono - tra gli altri - Giorgia che nel 1994 interpretò “Santa Lucia luntana”, prima di unirsi a Bryan Adams e altri in “All for love” e “Libiamo ne’ lieti calici” da “La traviata”, oltre a Ligabue e Pierò Pelù con cui Pavarotti cantò nel 1996 rispettivamente nei brani “Certe notti” e “I' te vurria vasà”, ma anche Eros Ramazzotti nel duetto del 1998 su “Se bastasse una canzone” e Pino Daniele su “Napule è”.

Il “Pavarotti & Friends” diventava anche palcoscenico di duetti improbabili o che non sarebbe stato facile realizzare in altre occasioni, come Dolores O'Riordan e Simon Le Bon insieme nel 1995 “Linger”, dopo le rispettive collaborazioni live con Luciano su “Ave Maria” e “Ordinary world”.

Alla quarta edizione partecipò anche Elton John, con cui Pavarotti interpretò “Live like horses”, mentre nel 1998 tra le star dell’evento ci furono le Spice Girls per cantare insieme al tenore la loro “Viva forever”. Nello stesso anno ci furono anche Céline Dion (“I hate you than I love you”), Jon Bon Jovi (“Let it rain”), e Steve Wonder (“Peace wanted just to be free”).

L’edizione 1999 fu caratterizzata dalla partecipazione di Laura Pausini, Mariah Carey, Ricky Martin, B.B. King, Joe Cocker, i Boyzone, Lionel Richie, Gianni Morandi, Renato Zero e Gloria Estefan, mentre l’anno successivo ci furono George Michael, gli Eurythmics, gli Aqua, Enrique Iglesias e gli Skunk Anansie.
Tom Jones, Barry White, George Benson, Anastacia, i Deep Purple, le Bond e i Morcheeba furono poi le star dell’edizione del 2001, mentre alla nona si esibirono Andrea Bocelli, James Brown, Elisa, Grace Jones, Gino Paoli, Sting e Lou Reed. All’evento conclusivo della serie nel 2003, che si tenne il 27 maggio 2003 in favore dei programmi dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, salirono sul palco nuovamente Bono, Brian May, Eric Clapton, i Deep Purple, Laura Pausini, Ricky Martin, Andrea Bocelli, Lionel Richie, Liza Minnelli, Zucchero e Maná.

Successivamente seguirono poche altre esibizioni di Luciano Pavarotti, prima invitato da Zucchero alla Royal Albert Hall per l'apertura dello “Zu & Co. Tour” nel 2004 per duettare su “Miserere”, poi nello stesso anno impegnato nell’addio all’opera al Metropolitan di New York, e infine coinvolto nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino dove il 10 febbraio del 2006 tenne la sua ultima esibizione. Pavarotti è venuto a mancare il 6 settembre 2007.

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